La Cappella di S. Petronio è la più antica istituzione musicale di Bologna: fondata nel 1436, ha curato per cinque secoli l’apparato musicale della basilica, divenendo, fra Sei e Settecento, uno dei centri più importanti d’Europa per la musica sacra, grazie al magistero di musicisti di prima grandezza. La vicenda contemporanea della Cappella Musicale di S. Petronio ha inizio negli anni ’80 del ‘900; dopo mezzo secolo di silenzio, essa è stata rifondata con due finalità istituzionali: promuovere il decoro della liturgia attraverso il canto e la musica sacra; riscoprire e valorizzare il patrimonio musicale conservato nel ricchissimo archivio della Basilica. Con l’intento di perseguire al meglio questo secondo obiettivo, la Cappella si è dotata di un’orchestra con strumenti originali, la prima d’Italia, e ha instaurato una solida collaborazione con i più accreditati interpreti della cosiddetta ‘musica antica’: tale impostazione ha reso possibile la riproposizione storicamente informata di molti capolavori dimenticati, restituiti all’ascolto del pubblico secondo criteri esecutivi e, dunque, con esiti sonori più fedeli possibili a quelli in essere all’epoca della loro composizione. D’altra parte, in S. Petronio si conservano intatti la grande cantoria a ferro di cavallo e i due inestimabili organi di Lorenzo da Prato (1475) e Baldassarre Malamini (1596): sono giunti sino a noi non solo le fonti musicali ma anche lo spazio esecutivo originale e gli strumenti storici. La Cappella ha tenuto concerti in tutt’Europa e vanta un’ampia discografia; l’ultimo CD, dedicato alla Messa a tre cori di Giacomo Antonio Perti, è stato pubblicato da Dynamic nel 2012 e ha ottenuto il riconoscimento dei ‘5 diapason’ dalla più autorevole rivista musicale francese.