Il Viandante
8 Ottobre 2022 /21:00
Cori Fabbricadivoci e CantabiLAB, dell’Associazione Cantabile di Torino
Gianni Virone, strumenti a fiato (flauto, clarinetto, clarinetto basso, sassofoni)
Fabio Gorlier, pianoforte
Stefano Profeta, contrabbasso
Donato Stolfi, batteria
Giorgio Guiot, direttore
Piazzetta Morandi, 2 – Bologna
Il Progetto
Il Viandante è un progetto musicale di Cantabile che coinvolge i cori Fabbricadivoci e CantabiLAB e un quartetto di jazzisti. Lo sguardo è rivolto al patrimonio musicale mediorientale, che si è espanso (come la popolazione umana e la cultura), grazie ad Atene e a Roma, fino alle estremità del nostro continente. Una radice unica, quindi, che si può riscontrare negli aspetti musicali e nelle storie raccontate dai canti.
Sappiamo che la musica e la cultura si sono diffuse grazie alle persone che hanno viaggiato, fin dall’antichità: con le tradizioni ebraiche (sefardita e azkenazita), con la tradizione rom, con i monaci medievali e la fitta rete di conventi e abbazie. Un canto di viandanti dunque, di persone migranti che diffondono gli argomenti e i temi musicali che hanno incontrato trasformandoli in patrimonio comune. Questa è una dinamica che si è ripetuta nei secoli, grazie alle vie romane percorse da soldati, da commercianti e da religiosi, e sempre con lo spostamento delle persone. Nei territori più isolati (pensiamo appunto alle isole, o ai luoghi del “finis terrae” di scarsa circolazione di persone come ad esempio il Portogallo, la Scozia o l’Irlanda…) i canti antichi si sono più radicati, caratterizzandosi maggiormente, e costituiscono oggi i repertori musicali meno contaminati.
Per il canto sacro e spirituale possiamo osservare fenomeni simili. Più che un viaggio nello spazio, si tratta forse di un alto livello di contaminazione tra diversi ambienti. Il Canto Gregoriano, grazie soprattutto alla pratica di inserire nuovi testi sulle melodie melismatiche (tropatura) si è di fatto aperto a testi in lingua volgare e -talvolta- profani.
Specularmente, i movimenti religiosi diffusi nel Duecento a seguito delle crociate (dal catarismo al francescanesimo) utilizzarono melodie popolari che travestirono di testi spirituali in lingua romanza. E’ famoso l’esempio di Francesco, che ricorda le melodie francesi cantate dalla sua mamma (probabilmente si trattava di antichi canti provenzali) e che rivestì con testi spirituali. L’esempio più importante di questa dinamica fu però la riforma protestante, quando Lutero applicò consapevolmente questa dinamica nello sviluppo del Corale, attingendo al repertorio musicale di melodie e canti già conosciuti, e inserendo un nuovo testo spirituale in tedesco (ma la stessa cosa avverrà nella diffusione del protestantesimo, con altre lingue nazionali) per garantire una maggiore diffusione delle sue tesi.
L’edizione 2022 del Viandante si concentra su alcuni temi: il rispetto della donna e il femminicidio, il territorio e la patria contesa, il confronto tra i temi profani e i temi spirituali. Questo a dire che il canto popolare parla di temi sempre attuali, che ritornano nel tempo e che -a saperli leggere- possono parlare anche al presente.
Abbiamo scelto di farci accompagnare in questo viaggio da un gruppo di strumentisti, per ampliare la nostra tavolozza di suoni e di ritmi appoggiandoci al linguaggio del jazz, che forse oggi rappresenta la strada per l’incontro di stili musicali, la contaminazione e la creazione di una cultura davvero condivisa.