Albert Hera, straordinario cantante jazz e contemporaneo specializzato in improvvisazione corale, potrebbe essere descritto come un “Narratore di suoni”. Il suo stile unico è caratterizzato dal potere evocativo del linguaggio dei suoni oltre le parole , suoni che raccontano immagini e luoghi lontani, suoni che evocano la storia della sua vita che da formidabile sassofonista lo ha portato a trovare nella voce la sua piena espressività artistica.
La sua passione e il suo bisogno di andare oltre le restrizioni formali lo guidano ad andare sempre più a fondo nelle possibilità dello strumento voce. La sua incessante ricerca attraverso la world music e la sperimentazione, le sue forti radici nella musica jazz e la sua eccezionale abilità di improvvisatore lo portano alla creazione di un nuovo genere musicale: l’Epic Jazz.
Le vaste e solide competenze tecnico-stilistiche unite a una grande sensibilità umana e pedagogica lo rendono uno dei più importanti e rinomati insegnanti di canto in Italia. Le sue Masterclasses sono molto richieste sia in Italia che recentemente all’estero.
Dal 2005 partecipa al Convegno Internazionale di Foniatria e Terapia della Voce “La Voce artistica” di Ravenna e collabora attivamente nella ricerca sulla voce con importati specialisti in campo internazionale quali il Dott. Franco Fussi, Andrea Maccarini e Alfonso Borragan. Mettendo l’arte al servizio della scienza Hera alimenta la propria ricerca vocale ed introspettiva, atteggiamento che rende il suo canto dinamico e in continua evoluzione.
Nel 2009 collabora con uno dei più importanti vocalist del mondo Bobby McFerrin al progetto “Bobble” presentato in anteprima allo Stimmen Festival.
Nel 2010 viene invitato dallo stesso McFerrin a cantare in 4 dei 7 brani contenuti nella ambiziosa opera arrangiata da Roger Treece “Vocabularies”, candidata a 3 Grammy Awards” e vincitrice del premio miglior album di world music ai prestigiosi Image Awards. Da questo incontro il suo approccio al suono e la sua libertà espressiva esplodono con grande energia.
Inizia a girare l’Italia proponendo pioneristici seminari di CircleSongs lavorando molto per costruire un approccio personale a questo modo unico di fare musica in cui l’improvvisazione vocale supera la finalità artistica e si intreccia con quella didattica: migliorare la padronanza dello strumento vocale riscoprendo e attingendo dalle proprie emozioni e del piacere di cantare insieme.
Albert Hera porta in scena spettacoli di CircleSongs in molto teatri italiani con grandi consensi di pubblico e critica: “…e dopo il silenzio…”, “Frasi”, “La via della Seta”, e “Insieme”. Tra i suoi ultimi progetti, come solista, troviamo “Simbiosi – omaggio a Bobby McFerrin”: un confronto umile ma severo con il suo ispiratore, un incontro ricco di sonorità affascinanti e intrise di quell’amore e di quella passione che trasmettono un’estrema libertà che oltrepassa il rigore tecnico dei complessi arrangiamenti armonici e ritmici. Ha all’attivo tre album: “Positive Consciousness” (2006) “AriA” (2011) e SoloS (2016). Altre collaborazioni significative lo vedono come special guest al London a Cappella Festival 2012 (un evento curato da Ikon Arts Management e dai Swingle Singers, uno dei più importanti gruppi di vocalità cappella al mondo, vincitore di 5 Grammy Awards) e come unico cantante maschile dell’ultimo progetto del pianista jazz Diego Baiardi, “Bonne Nuit” (2012), vicino ad artisti di fama internazionale quali Paolo Fresu, Antonello Salis, Tullio de Piscopo, Stefano Bagnoli, Andrea Dulbecco, Petra Magoni e Patrizia Laquidara.